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venerdì 9 dicembre 2016

La storia del vaiolo rivoluzionata dal ritrovamento di una mummia


Il Dna del virus del vaiolo è stato ritrovato nel corpo mummificato di un bambino morto nel Seicento a Vilnius, in Lituania. L'analisi del materiale genetico, il quale rappresenta il più antico campione di virus mai rilevato al mondo, pare indicare che la forma più letale della malattia non sarebbe comparsa millenni fa, come avevano invece fatto pensare i segni ritrovati sulle mummie degli antichi egizi, ma sarebbe apparsa solo nel sedicesimo secolo, giusto in tempo per essere 'trasportata' dai coloni europei nel Nuovo Mondo. A indicarlo è stato uno studio internazionale pubblicato sulla rivista scientifica ''Current Biology'', a quasi quarant'anni di distanza dall'eradicazione del vaiolo, certificata il giorno 9 dicembre 1979. Tale virus sarebbe comparso in epoca relativamente recente.


''La ricerca in questione aggiusta le lancette dell'orologio dell'evoluzione del vaiolo riportandole ad un'epoca molto più recente'', dichiara Eddie Holmes, dottore emerito biologo facente parte dell'ateneo dell'Università di Sydney (Australia) che ha partecipato agli studi assieme a colleghi canadesi, finlandesi, americani, britannici e lituani. Il team ha potuto dunque estrarre il materiale genetico del vaiolo dalla mummia solo dopo aver ottenuto l'autorizzazione dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): in seguito, lo ha sequenziato dopodichè confrontato con altri quarantanove ceppi moderni.

fonte: http://www.ladige.it/popular/salute/2016/12/09/mummia-bimbo-600-riscrive-storia-vaiolo

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