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mercoledì 6 giugno 2012

Luoghi da visitare: THAILANDIA


Tra le nazioni del Sud-est Asiatico, la Thailandia è quella che conserva più evidenti tracce del passato storico e artistico e offre al turista antiche rovine, templi, città abbandonate. I vacanzieri godranno delle paradisiache spiagge e delle isole incantate - ammesso che riescano a tenersi alla larga dai circuiti degli alberghi delle multinazionali. Chi è attratto dalle grandi città, troverà in Bangkok un delizioso esempio di metropoli caotica e inquinata, ma piena di energia e di tesori culturali. Testimonianze di ritrovamenti archeologici confermano che la regione era già abitata nel paleolitico, circa 40.000 anni fa. Le prime civilizzazioni che si stanziarono risentirono dell'influenza della cultura indiana, fra queste il regno "pre-khmer" di Funan che si affermò circa 2.000 anni fa. In seguito l'impero khmer, nato nell'odierna Cambogia, si espanse e conquistò tutto il territorio dove adesso c'è la Thailandia. Col declino di tale impero si formarono diversi stati, tra cui quello dei Tai-Kadai, l'etnia che ha dato origine ai Thai, quello dei Mon, etc.. Il ceppo Thai, popolazione sinotibetana, si ribellò ai Khmer e creò nel 1298 il regno di Sukhothai, del cui incredibile periodo ancora oggi possiamo vedere i resti. Nel 1350 venne creato il Regno di Ayutthaya che nel 1431 saccheggiò Angkor, capitale dell'Impero Khmer, e nel 1438 annesse il regno di Sukothai. In questo periodo, il Buddhismo Theravada divenne il credo predominante.


Nel 1767 Ayutthaya fu distrutta dai birmani, la Thailandia sprofondò nel caos e si spaccò in 6 aree in mano a locali signori della guerra. Nel corso della seconda guerra mondiale, la Thailandia si schierò a fianco delle potenze dell'Asse e, approfittando dell'occupazione germanica della Francia, nell'ottobre del 1940 iniziò la guerra franco-thailandese contro l'Indocina francese. Dopo sei mesi di combattimenti la pace fu raggiunta e, con l'intermediazione dei nipponici, il 9 maggio 1941 la Thailandia si vide riconosciuti alcuni dei territori ceduti ai francesi da Rama V a inizio secolo. Con la sconfitta del Giappone dovette però restituire tali territori nel novembre del 1947. Nel 1946 ascese al trono il giovane Bhumibol Adulyadej Rama IX, il quale è a tutt'oggi il capo di stato vivente in carica da più tempo al mondo. Questo Sovrano, che gode di un notevolissimo prestigio sia interno che internazionale, ha assicurato al paese una certa stabilità socio-economica anche nei momenti politici più turbolenti. Il nord della Thailandia è l'ideale per passeggiare immersi nella natura. Chiang Mai è la base principale per il trekking nelle zone di montagna abitate dalle tribù delle colline; altre zone per il trekking sono Mae Hong Son e Chiang Rai. I ciclisti preferiscono invece la zona pianeggiante e lussureggiante del Mekong, nella parte settentrionale e nord-orientale del paese. Molti stranieri si dedicano a un'attività sicuramente meno faticosa, cioè la meditazione. Chi vuole veramente imparare, trova facilmente accoglienza nelle decine di templi e di centri di meditazione sparsi in tutto il paese. I corsi e la sistemazione sono gratuiti, ma i monaci si aspettano un'offerta. A Bangkok, a Chiang Mai e a Chachoengsao e in qualche altra città ci sono centri che tengono corsi di meditazione in inglese. Se invece preferite bruciare energia, potete frequentare un corso di boxe thailandese a Bangkok o a Naklua, a nord di Pattaya; sappiate che le lezioni sono estenuanti ed è meglio se arrivate allenati. A Chiang Mai c'è anche una scuola di cucina thailandese e di massaggi tradizionali.


Il thai è una lingua piuttosto complicata, con un alfabeto tutto suo, ma può essere divertente cercare di imparare qualche parola. La grande difficoltà del thai sono i toni: si può pronunciare la stessa parola con il tono ascendente, discendente, acuto, grave o neutro, dando così fino a cinque significati diversi. La scultura e l'architettura sono divise in vari stili storici: Mon (dal VI al XIII secolo), Khmer (VII-XIII), Peninsulare (fino al XIV), Lan Na (XIII-XIV), Sukhothai (XIII-XIV), Sukhotai (XIII-XV), Lopburi (X-XIII), Suphanburi-Sangkhlaburi (XIII-XV), Ayuthaya A (1350-1488), Ayuthaya B (1488-1630), Ayuthaya C (1630-1767), Ratanakosin (XIX-XX). Fra le altre forme d'arte ricordiamo la musica e la danza. La cucina thailandese è piccante e saporita e fa largo uso di aglio, peperoncino e di un caratteristico miscuglio di succo di limone, citronella e coriandolo fresco. Altri ingredienti comuni sono: radice di galanga, basilico, arachidi tritate, succo di tamarindo, zenzero e latte di cocco. Molti piatti sono a base di salsa di pesce o di crema di gamberetti e, ovviamente, di riso. Tra le specialità principali, ricordiamo la zuppa di pesce piccante, curry rosso e verde, zuppe varie e tagliolini. A ogni piatto si aggiungono condimenti e salse. Per gli spuntini si trovano arachidi fritte, pollo, zenzero a cubetti, peperoni, fette di limetta. Esistono tante varietà di frutta fresca e di succhi di frutta. Le principali bevande locali sono il succo di canna da zucchero e il whisky di riso.


A spasso tra mercati e piantagioni alla scoperta delle antiche tradizioni thailandesi. Si vocifera che in Thailandia nessuno muoia mai di fame. Crederci non è difficile: frutta e verdura, carne e crostacei riempiono di colori e odori gli infiniti mercati che invadono le vie dei paesi e il costo della vita è abbastanza meno caro rispetto alla media occidentale. La varietà dei prodotti è incredibile e non ci si annoia mai a curiosare tra le barche dei mercati galleggianti, nei quali è possibile assaggiare le specialità locali, cucinate direttamente sulle imbarcazioni, o tra quelli, davvero singolari del mercato di Mae Klong. Questo, con il tempo, è diventata una vera e propria attrazione per i turisti che, partendo dalla stazione di Ban Nakwang (per la verità un marciapiede in mezzo alla campagna, segnalata solo da un cartello sbiadito), arrivano con il treno nel piccolo paese della provincia di Samut Songkram. Casse piene di frutta e spezie, ortaggi e fiori, invadono i binari, mentre enormi tendoni e ombrelloni riparano dal sole merce e venditori. Quattro volte al giorno, però, il panorama di quello che sembra un mercato come centinaia di altri si trasforma: i mercanti, che ormai non hanno più bisogno di guardare l'orologio, sanno calcolare al secondo l'arrivo del treno e, in poche mosse e con l'aiuto di carrelli costruiti per l'occorrenza, ripiegano le tende e fanno arretrare di qualche centimetro i loro banchi. Quando il convoglio passa attraverso le bancarelle, è tutto uno scattare di foto e flash da parte di tanti turisti, disposti a un viaggio di circa due ore da Bangkok, per assistere a questo particolare spettacolo. Dopo qualche minuto, tutto torna come prima e la calma tradizionale di questo popolo pacifico e ospitale pervade nuovamente l'atmosfera quotidiana.   
fonti: http://viaggi.repubblica.it/articolo/thailandia-il-tesoro-nei-suoi-mercati/225687 e http://www.lonelyplanetitalia.it/

1 commento:

Mara ha detto...

Ma che bella!