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giovedì 15 marzo 2012

I vecchi libri scolastici rinascono con l'iPad (da Repubblica)

Nella cyber-classe multistrato e multi-supporto, dove analogico e digitale cercano di convivere, nella scuola 2.0 ancora incompiuta, arriva uno strepitoso ritrovato tecnologico che mette d'accordo tutti, attenua il digital divide, fa dialogare didattica analogica e digitale. Si chiama "libro". E ha più vite di un gatto. Il libro di testo come lo conosciamo, con un inizio e una fine, con pagine bianche e rettangolari e colonne di scrittura, capitoli, titoletti e indici, pareva ormai condannato a morte dall'irruzione, a velocità imprevista, dei dischetti multimediali, dei laboratori interattivi in Rete, sembrava dover evaporare nella nuvola di Internet, ed eccolo invece tornare al centro dell'aula, trionfalmente arricchito dalle sue appendici multimediali, ma ancora riconoscibilissimo. Richiamato in servizio, ed è uno dei paradossi del nuovo che avanza, dall'ultimo dispositivo sceso in campo: il tablet. La notizia è che, dal prossimo anno scolastico, gli insegnanti potranno adottare libri di testo multimediali che "girano" anche sulle tavolette digitali. Apple ha presentato la sua libreria scolastica con clamore (e polemiche con gli editori) qualche settimana fa negli Usa, in Italia è l'editore Zanichelli ad allungare il passo mettendo in catalogo quattordici titoli, di cui tre per le medie inferiori, che spaziano dalle materie umanistiche a quelle linguistiche a quelle scientifiche (compreso l'ennesimo avatar dell'ormai ottuagenario Amaldi di fisica). Ogni studente che comprerà il libro di carta avrà in omaggio anche l'app con lo stesso libro da scaricare in versione per iPad o Android. In verità, anche se si tratta di testi nuovi di zecca, chi li userà non ci troverà nessun "effetto speciale" che non sia già stato sperimentato nelle ormai sempre più diffuse versioni elettroniche dei testi di scuola: filmati, musiche, grafici, esperimenti ed esercizi interattivi, eccetera. La novità non sta, per una volta, nella rivoluzione dei contenuti, ma nel problema di competizione-collaborazione tra supporti, che ormai s'impone in modo severo. Il tablet non troverà aule con sola carta e lavagna, come accadde ai primi cd-rom: ma classi già parzialmente convertite al multimediale. Andrà ad aggiungersi, non a sostituirlo, al caos di "piattaforme" didattiche in uso. Vale la pena non scordare qualche dato sull'arretratezza tecnologica delle famiglie italiane, quattro su dieci delle quali, pur avendo figli a scuola, non hanno Internet in casa e probabilmente neanche un pc...(CONTINUA)
di michele smargiassi (Repubblica)
FONTE: http://www.repubblica.it/scuola/2012/03/15/news/scuola_manuali_ipad-31559390/

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