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venerdì 11 novembre 2011

Un nastro cancellato per caso: l'ultima verità sul Watergate

Fu un "accident", un caso, un guasto meccanico l'evento che ha cancellato per sempre la verità sul Watergate e che costò la Casa Bianca a Richard Nixon e cambiò la storia americana. È la sua stessa voce a dirlo dall'oltretomba, a raccontare l'ultima bugia del più formidabile bugiardo che abbia occupato lo Studio Ovale almeno fino a Billy Clinton, nell'ultima valanga di documenti e registrazioni sul caso Watergate, diffusi ieri per ordine dei tribunali.
Sono i nastri registrati con la deposizione che Nixon, già cacciato a furori di popolo, di magistrati e di parlamento, rese nella propria casa di San Clemente, sulla costa della California, nel 1975 alla "Grand Jury", la giuria popolare che doveva chiudere l'inchiesta e decidere le incriminazioni dei suoi assistenti e complici nel caso. E se ormai il Presidente aveva ottenuto il perdono del successore Gerald Ford, la grazia preventiva per i suoi eventuali reati durante il caso Watergate, la deposizione sotto giuramento davanti a quella giuria popolare e al procuratore era un rischio: se avesse mentito a loro, sarebbe stato incriminabile per falsa testimonianza.
La domanda chiave, il quesito centrale che da ormai 40 anni resta senza risposta e sempre rimarrà, riguardava un fruscio di fondo, il rumore che un nastro magnetico produce quando la registrazione è stata cancellata. Sono 18 minuti e mezzo fra le ore e ore di autoincertezzazioni, quelle che Nixon faceva attraverso i microfoni segreti piazzati nello Studio Ovale. Dopo mesi di duelli legali e politici, di rivelazioni sbocconcellate e frammentarie arrivate dal funzionario dello Fbi che spifferava segreti ai reporter del Washington Post come "Gola Profonda", i tribunali ordinari e poi la Corte Suprema costrinsero il Presidente a consegnare le bobine. In esse ci sarebbe stata la tanto sperata "pistola fumante", la prova certa che era stato lui a ordinare l'infiltrazione clandestina negli uffici dell'avversario, George McGovern, a finaziare questa "black op", questa operazione di spionaggio politico tutta in nero e illegale e poi a cercare di coprire le tracce utilizzando la Cia.
FONTE: http://www.repubblica.it/esteri/2011/11/11/news/nixon_ultimo_nastro-24819570/

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