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martedì 10 aprile 2012

Allarme deodoranti: troppo alluminio (da Kataweb)

Nei deodoranti che usiamo tutti i giorni c’è troppo alluminio. Dopo diverse pubblicazioni internazionali che hanno evidenziato i pericoli di questo metallo e altrettante rassicurazioni da parte dei produttori di cosmetici, l’Agenzia francese per la sicurezza dei prodotti sanitari (Afssaps) è arrivata a due nuove conclusioni: gli antitraspiranti che contengono alluminio non devono mai essere utilizzati dopo la rasatura o in caso di lesioni cutanee; comunque, per tutelare la salute dei consumatori, la concentrazione di questo metallo nei deodoranti non deve mai superare la soglia dello 0,6%. Un consiglio non vincolante per le aziende francesi - che, infatti, in molti casi non lo rispettano - e che ufficialmente non esiste per quelle italiane.  Città Image Banner 468 x 60
Mai dopo la depilazione. Il Salvagente nel numero in edicola da giovedì 5 aprile dedica un’inchiesta proprio a questo tema, rilanciando i risultati di analisi di laboratorio eseguite dagli esperti del mensile dei consumatori '60 millions de consommateurs'. Il test francese pizzica sei prodotti per uomo e donna con una presenza di alluminio oltre il limite di sicurezza francese. Alcuni di questi deodoranti, tra l’altro, sono commercializzati anche in Italia (dove, peraltro, nessuna autorità si è espressa), sia nella versione spray che in quelle stick e roll-on. 
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Per due di loro, Axe Dry Dark temptation e Rexona girl Tropical power, la concentrazione della pericolosa sostanza è addirittura doppia rispetto alla soglia consigliata. Basta spulciare tra gli scaffali per scoprire che il cloridrato di alluminio, il più utilizzato tra i 25 composti ammessi nella formulazione degli antitraspiranti, è presente anche in quei prodotti venduti come adatti alle pelli depilate. È il caso per esempio del Garnier Invisi mineral calm, in commercio in versione spray e roll-on. Questo prodotto, appena lanciato sul mercato italiano, oltre a utilizzare in etichetta la dicitura non appropriata “per pelli depilate”, ricorre a una quantità di alluminio più elevata rispetto alle indicazioni elaborate dall’Agenzia transalpina...(CONTINUA)

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